RIPARTIAMO DAL CROSS COUNTRY
Poco più di due secoli fa, in Inghilterra nelle public schools la chiamavano hare and hounds, tradotta in italiano “caccia alla lepre”, gli inglesi si divertivano un mondo, l'avevano addirittura coniata disciplina sportiva! In realtà la lepre era rappresentata da una traccia di carta che i giovani dovevano seguire. Quasi all'inizio del '900, tale Alfred Schrubb, di professione muratore si accorse casualmente di avere straordinarie qualità di endurance, quando per spegnere un incendio scoppiato in un villaggio a tre miglia (oltre 4,800Km) da Slinford, nel Sussex, dov'era nato, coprì la distanza nei campi tutta d'un fiato, e da provetto pompiere divenne in pochi anni vincitore di numerosi titoli nazionali, ma soprattutto dell'edizione inaugurale dell' International cross country championship, una sorta di anticipazione di quella che poi diventerà la massima espressione della specialità, prima cross delle nazioni, poi campionato mondiale. La corsa campestre è un viaggio nel tempo, è un continuo riscoprirsi, è una relazione intima con l'ambiente che ha visto muovere i primi passi al genere umano, la natura ti offre lo spazio, le asperità e a volte le avversità...tu ci metti cuore, gambe e polmoni. I bimbi protagonisti dei campionati regionali giovanili calabresi, svoltisi a Vadue, alle porte di Cosenza, mi hanno restituito emozioni che avevo quasi dimenticato, la gioia nei loro volti, la libertà del gesto, il libero sfogo all'istinto, troppe volte intrappolati in una società che costruisce tanti cloni, che non sa più proporre ciò di cui abbiamo veramente bisogno, e che deve comunque arrendersi di fronte allo sforzo gioioso di un atleta-bambino. I più grandi mezzofondisti della storia hanno costruito i loro successi iniziando dai prati, il cross country è un patrimonio fondamentale per l'atletica leggera e lo sport in genere, rappresenta una base solida, fatta di impegno, sofferenza e gioia, una pietra miliare del processo di formazione del futuro corridore. Ripartire dai prati vuol dire valorizzare la semplicità ed il fascino di un gesto naturale come la corsa, l'importanza della capacità di adattamento all'ambiente circostante, il confronto leale con l'avversario, riprendendo il meglio del passato per una continua ricerca verso un mezzofondo nuovo...un mezzofondo migliore.