Redazione

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Giovedì, 21 Giugno 2012 21:18

MAURIZIO LEONE STRAVINCE LA CORRINFIORE

 

Maurizio Leone svetta agile e sicuro sugli ispidi monti di San Giovanni in Fiore e stravince la terza edizione della Corrinfiore con 2 minuti e 53 secondi di vantaggio sul compagno di squadra Paolo Audia, giunto secondo al traguardo in 38’10’’. Terzo ad oltre 4 minuti Giambattista Audia dell’Atletica Montemiletto (Av). Né il caldo torrido, né un percorso da cronoscalata modello Coppa Sila, hanno intaccato l’eccellente rendimento che da inizio anno l’ex azzurro assicura al suo Team.

Gara assai difficile invece per il resto dei partecipanti che hanno affrontato asperità di pendenza e meteo su un tracciato di 3 Km e 500 metri eseguito tre volte con vero spirito di sacrificio in nome di una sana passione verso una delle discipline sportive più ardue da praticare. La gara femminile se l’è aggiudicata Rossella De Rose, atleta emergente tesserata Cosenza K42, che infligge oltre otto minuti alla seconda Tiziana Donadio della Rinascita Acli. Terza l’atleta locale Teresa Girimonte in forze alla scuderia K42. Gara nella gara infine, come da tradizione, per le leaderships di categoria ad appannaggio quest’anno di Hobby Marathon Catanzaro e Cosenza K42. I podisti catanzaresi si aggiudicano i titoli MM35 con Pietro Occhinegro; MM50 con Maurizio De Furia; MM55 con Amedeo De Marco ed MM70 con Giuseppe Sergi. Ai podisti in canotta giallonera invece le vittorie negli MM40 con Antonio Carvelli; MM45 con Pasquale Martino; MM60 con Enzo Remorini ed MM65 con Benedetto Andreoli. A chiusura della manifestazione, l’assessore comunale allo Sport Giovanni Iaquinta, sollecitato dallo speaker, annuncia a breve giro di qualche edizione di considerare come plausibile l’inserimento della Corrinfiore nel circuito nazionale delle gare podistiche italiane.

 

 

Il bel risultato di domenica 3 giugno ai Campionati Italiani sui 10 km. è stato garantito da una grande prova di gruppo.Poco meno di trenta gli atleti cosentini alla partenza. La gara è stata caratterizzata dal duello fra i top runners. Pronti e via, quattro atleti si staccano subito in testa. Sono il tunisino Ridha Chihaoui, il portacolori della squadra di casa Antonio Gravante, il genovese Valerio Brignone e il cosentino Maurizio Leone. I 4 procedono assieme per metà gara quando il tunisino allunga senza che gli altri battistrada reagiscano (il battistrada non compete per il titolo nazionale). Leone, che ha l’onere di “tirare” il gruppetto, procede in progressione per evitare i rischi e le sorprese dello sprint. Malgrado i ritmi di gara siano elevati tanto che da recuperare gran parte del distacco dal tunisino, il solo Brignone cede. Sull’ultimo tratto prima del rettilineo finale Leone scatta ma Gravante reagisce acquisendo 4 secondi di vantaggio tanto che a Maurizio non resta che accontentarsi del 3° posto che vale la piazza d’onore dei Campionati.  Fra gli altri atleti della “Cosenza K42” vanno a punti ben 10 atleti e, fra le donne, la coriacea Rosetta Strancone (8^ di categoria).

Benedetto Andreoli dopo una partenza veloce paga lo scotto del recente infortunio ed è costretto a cedere la prima posizione al milanese Colace conquistando una prestigiosa piazza d’onore nella categoria M65.  Roberto Pansa si piazza all’undicesimo posto di categoria grazie ad una gara sagace fatta di forza e di sostanza. Ottima la prestazione di Enzo Remorini che atleticamente sta vivendo una seconda giovinezza. Parte in modo arrembante per conquistare una posizione di prestigio e chiude con regolarità al 22° posto. Il figlio Armando, che non è al top della forma, fa registrare il secondo miglior tempo della squadra (36’,39”) grazie alla tenacia che gli consente di recuperare una leggera crisi accusata al 7° km. La stessa valutazione vale per Agostino Esposito, terzo di squadra con 37’,44” e 31° di categoria.  Buone le prove di Tonino Posa (31°), Massimo Mazzotta (in non buone condizioni fisiche riesce a conquistare il 36° posto di categoria grazie alla sua proverbiale caparbietà), Bruno Denis, Pino Vecchio, Franco Imbrogno, C. Pastura, C. Raho, M. Capuano A. Carvelli, P. Porco, T. Caruso, G. Cherubino, C. Conforti e P. Marra. Da segnalare l’esordio con il botto in una gara nazionale di Pasquale Martino, ex portiere della Silana che si piazza al 39° posto di categoria e, soprattutto, la prova di Giovanni Curia che con forza e caparbietà riesce a sfatare un tabù conquistando per la prima volta nella storia della Società punti utili (ben 9) fra gli M50.

R.S.  

 

E’ proprio il caso di dire “clamoroso a Salerno!”. La trasferta di massa organizzata dai runners cosentini nella città campana per disputare i “Campionati Italiani Master di Mezza Maratona” si è conclusa con risultati semplicemente straordinari sia a livello di squadra che per le performances realizzate dai singoli atleti. Andiamo con ordine perché l’elenco è lungo e importante. Innanzitutto, Maurizio Leone è il nuovo Campione Italiano Master di Mezza Maratona per il 2012. In una giornata caldissima che ha visto oltre 300 atleti costretti al ritiro, il capitano della Cosenza K42 ha sfoderato una prestazione tutta grinta e cuore ed allo stesso tempo giudiziosa, dimostrando ancora una volta che la classe non è acqua. Subito dopo la partenza si delineano le prime posizioni della corsa con il tunisino Ridha Chihaoui (Cambiaso Risso Genova) che prende il largo impostando un impressionante ritmo di 3’02’’ a chilometro seguito da Pasquale Rutigliano che difende i colori dello Stato Maggiore Esercito Roma, entrambi però fuori classifica perché il primo non italiano ed il secondo atleta assoluto. Ad una manciata di secondi segue in terza posizione il marocchino Abhu Nidhal. Settanta metri dietro Leone e Ivan Di Mario dell’atletica Campobasso. Dietro Bonvino (Atletica Giovinazzo), Landi (Isaura Valle dell’Irno) e Brignone (Cambiaso Risso Genova). I ritmi restano alti fino a quasi metà gara quando Leone e Di Mario raggiungono il marocchino e lo staccano. Leone sta bene e prova ad allungare ancora. Ne fa le spese Di Mario che perde terreno all’undicesimo chilometro. La temperatura si alza vertiginosamente, davanti a Leone i primi due sono irraggiungibili e dietro c’è il vuoto. Considerate le condizioni meteo Leone gestisce fino alla fine e chiude i 21 Km in terza posizione assoluta con un crono di 1h09’20’’ ed è primo fra gli MM35 vincendo così il titolo Italiano di Mezza Maratona edizione 2012. Straordinaria prova anche per gli altri maratoneti cosentini e tra tutti il giovane talento Aldo Carbone che chiude con 1h13’58’’ classificandosi 22° assoluto e primo nella categoria Amatori. Ottima gara per lo scaleota Balduino Scarfone (43° in classifica generale) che si aggiudica la seconda posizione nella categoria Amatori in 1h16’11’’. Per il club podistico Bruzio sono andati a punti nella categoria MM35 anche Armando Remorini (1h17’50’’) ed Agostino Esposito (1h20’11’’). Negli MM45 danno il loro contributo alla squadra Massimo Mazzotta (1h20’50’’) e Tonino Posa (1h22’34’’). Negli MM60 bene Enzo Remorini con un crono di 1h36’34’’ e negli MM65 determinante la posizione conquistata da Roberto Pansa (1h47’55’’). Nella classifica a squadre l’Asd Cosenza K42 conquista il 9° posto su 247 società partecipanti confermandosi nell’eccellenza dell’atletica Master e prima tra le società calabresi. Da segnalare anche il secondo posto conquistato dal Team di Nicoletti e Biondi nella speciale classifica “Scalare” indetta dagli organizzatori e vinta dall’ all’Universitas di Palermo. Buona prova infine per la squadra femminile che con solo 4 atlete si classifica dodicesima.

 

Lunedì, 30 Aprile 2012 08:49

STRASALERNO: LA CRONACA

L’edizione 2012 del “Campionato Nazionale Master di Mezza Maratona” disputato ieri a Salerno si è svolta in una giornata dal caldo torrido (oltre 30 gradi) che ha influito negativamente in maniera non marginale sulle performances di tutti gli atleti (gli esperti ipotizzano che il caldo abbia “pesato” negativamente sui tempi realizzati per almeno 2 minuti). Per dovere di sintesi, invece di misurarci nell’ardua impresa di raccontare lo svolgimento complessivo della gara, ci limitiamo a “raccontare” quella che è stata la prova dei due nuovi Campioni Italiani, Maurizio Leone nella categoria “Master” e Aldo Carbone fra gli “Amatori”. Alla partenza, pronti e via, sono scattati in testa due atleti, il tunisino Ridha Chihaoui che corre per una Società di Genova, e l’italiano Pasquale Rutigliano che corre per la squadra dell’Esercito. I due, però, hanno partecipato al Campionato Italiano Master “fuori concorso” perché appartengono alla categoria “Assoluti” (in pratica gli atleti professionisti). Il loro ritmo di corsa, da subito elevato,  è stato sostanziato da un passo-gara di 3’,05” al chilometro. Maurizio, saggiamente, ha scelto di non seguire i due battistrada ed ha fatto la corsa in coppia con Ivan Di Mario, un atleta di valore (2° classificato ai Nazionali Master di Cross disputati a marzo sul Garda), dato fra i favoriti della vigilia e, peraltro, appartenete alla stessa categoria “M35”. I due sono andati avanti insieme con un passo gara di 3’,10”. All’ottavo chilometro, di fronte al ritmo incalzante del campione cosentino, Di Mario ha perso lentamente terreno e Leone si è ritrovato a fare la corsa da solo per i restanti 13 chilometri con l’obiettivo di amministrare la rendita di posizione conquistata fino alla fine, tattica che gli ha permesso di laurearsi Campione Italiano per il 2012. Aldo Carbone è stato protagonista di una corsa gestita con la saggezza di un veterano tanto che, con una prestazione di sostanza, ha saputo coniugare la potenza e la velocità con un grande acume tattico. Ha corso i primi 12 chilometri in un gruppo di outsider di valore con un passo gara di 3’,35” al km. Nella seconda metà della gara, forte di sensazioni positive sulla tenuta fisica in un giornata contrassegnata dal grande caldo, ha impresso un ritmo impressionante alla sua corsa staccando progressivamente il gruppo del quale faceva parte e arrivando al traguardo alla straordinaria media di 3’,31” al km. e con una naturalezza che fa pensare che il suo potenziale atletico effettivo sia ancora inesplorato. Ritornando più complessivamente alla gara, c’è da ribadire che la straordinaria performance della “Cosenza K42” è stata garantita da una prova di squadra davvero importante. A questo proposito basta riflettere su pochi dati. Ben 4 atleti hanno chiuso la gara con un tempo inferiore a 1h,20’ (Leone, Carbone, Scarfone e Armando Remorini), altri 2 atleti (Mazzotta e Esposito) hanno tagliato il traguardo in 1h,20’ mentre Tonino Posa ha fatto fermare il cronometro su 1h,22’.  Se si considera l’influenza negativa della temperatura, si può comprendere come il pronostico della vigilia di “CosenzaSport” (“almeno 5 atleti abbatteranno il muro di 1 ora e 20 minuti”) non era campato in aria. Chiudiamo con un’ultima osservazione sulla prova di squadra della “Cosenza K 42”. Il punteggio complessivo che ha permesso di raggiungere il nono posto assoluto nella graduatoria a squadre del Campionato Master è stato consistentemente incrementato da ben sette atleti che si sono classificati nei primi 40 delle categorie di appartenenza. Oltre a Maurizio Leone, fra gli  “M35” c’è stata la grande prova di Armando Remorini (17°) e di Agostino Esposito (25°) che ha sofferto del riacutizzarsi di un infortunio negli ultimi 3 chilometri. Nella categoria “M45”, Massimo Mazzotta, reduce da una lunga serie di problemi fisici, si è piazzato al 20° posto mentre Tonino Posa è risultato il 27°. Nella categoria “M60”, oltre all’ormai mitico Roberto Pansa, prestazione di rilievo assoluto di Enzo Remorini che si è classificato al 19° posto suggellando una straordinaria “prestazione familiare” (Enzo, infatti,  è il padre di Armando). Sui risultati completi, comunque, ritorneremo nei prossimi giorni.

R.S.

Mercoledì, 28 Dicembre 2011 08:51

CORRINATANE

Lunedì si è disputata la seconda edizione della “CORRINATALE”, una gara nelle vie del centro storico di Cosenza organizzata dal CONI Provinciale con la collaborazione del Comune di Cosenza e della ASD “Cosenza K 42”. La bella tradizionale manifestazione è stata contrassegnata dalla triste notizia dell’immatura scomparsa di Stefano Medaglia, un vero uomo di sport, un atleta spesso presente nelle competizioni di running disputate nella nostra città. Per l’occasione, con la sensibilità che da sempre lo contraddistingue, il Presidente Provinciale del CONI Pino Abate ha proposto che, dalla prossima edizione, il classico appuntamento dei runners cosentini sia dedicato al compianto atleta della “Cosenza K42”. La proposta, che è stata subito accettata dall’assessore allo sport del Comune di Cosenza, dr. Carmine Vizza, è stata salutata con un lungo applauso del pubblico presente per cui, già nel 2012, si disputerà la  I^ edizione della “CORRINATALE - Memorial Stefano Medaglia”. Intanto, già ieri, prima dell’avvio, i partecipanti hanno osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il loro compagno che è venuto a mancare la sera del 24 dicembre. Ritornando alla competizione di ieri, alla partenza si sono schierati un centinaio di atleti in rappresentanza di diverse società locali. Alla testa si sono staccati subito i top runners cosentini che, guidati da Maurizio Leone e Andrea Pranno che hanno gareggiato fuori concorso, hanno fato gara a parte spaccando in due il plotone. Armando Remorini, Luca Attanasio e Tonino Posa sono arrivati  insieme fino al traguardo dedicando simbolicamente la vittoria al loro amico Stefano. Il resto della gara è stato caratterizzato dalle tradizionali sfide frutto delle oramai storiche rivalità maturate nell’ambiente del campo scuola cosentino. Da segnalare, fra l’altro, che il mitico Roberto Pansa è stato clamorosamente superato dal nipote Simone, che i due alfieri della “Scuola Rugby”, Salvatore Pezzano e Gianluca Bacci, sono stati battuti facilmente dal giovane Gianbattista Giudiceandrea e che l’avvocato Giuseppe Donnici, in splendida forma, ha staccato alla grande Pino Tarsitano. Notevoli, per il resto, le prestazioni di un applauditissimo Roberto Galdini e, in campo femminile, di Annarita Altimari e Adriana Pizzuti che hanno conquistato i primi due gradini del podio.

R.S.

Mercoledì, 28 Dicembre 2011 08:48

L'ULTIMO SALUTO A STEFANO

 

La sera di Natale Stefano Medaglia ci ha lasciato. Aveva solo 33 anni e, anche per questo, chi ha avuto il piacere di conoscerlo ha subito pensato che la sua è stata una morte ingiusta. Perché, aldilà di ogni retorica, non ci può essere giustizia nell’epilogo della vicenda umana di uno come Stefano, un giovane forte, generoso, pieno di entusiasmo che, in meno di due mesi, è stato travolto da un destino così drammatico. D’altra parte, un grande pensatore del ‘900, un uomo che ha posto le basi per la costruzione della più grande potenza economica del nuovo millennio, diceva che non tutte le morti sono uguali perché la morte di una persona che lavora per costruire il suo futuro e quello dei suoi cari pesa più di una montagna.

Sicuramente adesso si discetterà se il male incurabile che ha strappato Stefano ai suoi affetti più cari è la conseguenza dei danni causati dall’inquinamento del nostro devastato territorio. Per una volta, solo per una volta, questa discussione non ci interessa. Ci sarà un tempo per valutare questi aspetti. Oggi, invece, è il tempo del dolore e delle lacrime perché in queste drammatiche ore siamo in tanti ad essere tormentati dalla consapevolezza di non poter più godere della presenza di Stefano. 33 anni. E’ l’età in cui ognuno prova a costruire la propria vita. Anche Stefano ci stava provando. Aveva una bella famiglia, una moglie che amava e due splendide bambine. E, anche per loro, stava cercando di costruire un futuro migliore investendo tutte le sue energie in un’attività commerciale che gli consentiva di continuare a coltivare la grande passione della sua vita, lo sport. Ho conosciuto Stefano qualche anno fa. Era lo stopper della squadra di calcio di Aiello Calabro. Non era il calciatore più forte del team. Era un combattente, uno che si faceva rispettare negli infuocati campi di provincia. Aveva due delle tre caratteristiche che, in una mitica canzone, De Gregori definiva come necessarie per diventare un grande calciatore, il coraggio e l’altruismo. Era lui il leader naturale della difesa di quella squadra che vinse due campionati consecutivi. Mi ha fatto subito simpatia perché avevamo due passioni in comune, Totti e la Roma. Ho ritrovato Stefano un paio di anni fa ad Amantea, nel suo bel negozio di articoli sportivi che, grazie alla sua naturale simpatia, alla sua passione e alla sua competenza tecnica, è diventato un punto di riferimento fondamentale per tutti gli sportivi. Stefano è stato l’anima di questa bella esperienza commerciale che negli ultimi tempi ha condiviso con il suo grande amico Salvatore. Un negozio moderno in cui la vendita dei prodotti è legata all’offerta di una consulenza qualificata, un negozio che, in una disciplina come il running, è diventato un punto di riferimento in Calabria. Ed è stata proprio la passione per il running a caratterizzare l’attività sportiva di Stefano negli ultimi anni. Una passione che lo ha portato ad organizzare gare importanti per favorire la crescita del movimento ma che, soprattutto, lo ha coinvolto emotivamente tanto da spingerlo a cimentarsi nelle competizioni sulle lunghe distanze. Perché, come in ogni fase della sua vita, Stefano non si è mai risparmiato, è sempre stato in prima fila. Abbiamo condiviso l’esperienza nella società di running “Cosenza K42”. Per la sua naturale e sfrontata esuberanza era diventato in breve tempo un vero trascinatore del gruppo. Oggi rivedo come in un flash alcuni momenti che rimarranno indelebili nella mente di tanti runners della nostra squadra. L’improvvisata festa che ha messo in subbuglio un grande ristorante del nord alla notizia della conquista del sesto posto ai  Campionati Italiani di mezza maratona, le inenarrabili gag che hanno caratterizzato le nostre trasferte, i balli scatenati a casa di Luca in attesa delle luci dell’alba. In queste lunghe e angosciose ore ogni persona che lo ha conosciuto avrà ripensato ai tanti momenti condivisi con Stefano. Il tratto comune di tutti questi ricordi non può che essere il rimpianto per la perdita di un amico leale, di una persona sincera che sapeva farsi volere bene, di un  giovane generoso che ha sempre dato valore ai rapporti umani coltivando sentimenti di amicizia vera. E’ questo il tratto distintivo della personalità di Stefano che, sul lavoro come nei momenti di svago, si è fatto sempre apprezzare da tutti per le capacità di “fare gruppo”. Ed è proprio questo il motivo per cui oggi, mentre lo ricordo con malcelata tristezza, con la mente e il cuore rivolti alla moglie e alle figlie che si vedono private di un punto di riferimento fondamentale per le loro giovani vite, continuo a ripetermi che siamo di fronte ad una insopportabile ingiustizia. Ciao Stefano, amico vero di una stagione troppo breve.

Renzo Sicoli

Importante iniziativa del CONI Provinciale di Cosenza che, nel corso del “Gran Galà dello Sport”, ha assegnato le “Stelle al Merito Sportivo”. Si è trattato di una vera e propria festa dello sport. Lo sport vero, non quello del doping o delle partite truccate, degli ingaggi milionari e della violenza gratuita. Lo sport fatto da atleti che hanno passione e voglia di divertirsi, lo sport di tutti e non quello di improbabili elite. C’era tanta gente che affollava le navate del Duomo. Erano atleti o aspiranti tali, giovani e meno giovani, con i familiari emozionati, pronti ad applaudire ogni volta che lo speaker dell’evento, il giornalista Franco Rosito, declinava i nomi dei premiati. Il pigmalione della manifestazione è stato l’impareggiabile Presidente del CONI di Cosenza Pino Abate, sempre pronto e disponibile nella gestione dei rapporti sia con il piccolo campione di vela, un bambino diversamente abile, che con le tante autorità civili e religiose presenti. Anche per non correre il rischio di fare torto a qualcuno, evitiamo di cimentarci con l’improbabile compito di elencare tutti i 300 atleti premiati. Oltre ai vincitori dei premi speciali, gli atleti sono stati suddivisi in quattro categorie. Atleta dell’anno per le attività individuali giovanili (Alessia Accurso, Antonio Lavitola, Michele Scarpelli, Carlo Greco, Federica Monaco, ecc.); Atleta dell’anno per le attività individuali senior (Gennaro Bilotta, Pietro Russo, Annarita Trotta, Valerio Sansone, Valentina Sganga, ecc.); squadre giovanili (Pallanuoto Cosenza under 15, Accademia Karate Cosenza, Rugby Acri, ecc.); squadre senior (Libero Tennis Club Cosenza, Cosenza Pallavolo, Jordan Aufugum, ecc.). In rappresentanza di tutti i presenti, ci piace segnalare due storie particolari, quella di una giovane emergente e quella di un “diversamente giovane” vincente. Sandra Candelise è stata premiata come atleta dell’anno nel GOLF, una disciplina non ancora di massa ma che, anche alle nostre latitudini, sta registrando una consistente crescita. Sandra è cosentina, figlia di due professionisti che sono stati fra i primi praticanti del green dell’Hotel S. Michele. Probabilmente avrà imprecato tante volte per questa passione dei suoi genitori tanto diversa da quella che portava le sue coetanee a praticare lo sport in altre location. Poi, con discrezione, forse per ingannare l’attesa, ha iniziato a giochicchiare da sola scoprendo prima il talento e poi la passione per il golf. Il risultato è che nel 2011 si è affermata in ben 10 tornei organizzati dal suo “Golf Club” (dalla “Coppa Equinozio” alla “Coppa Primavera” passando per il “FAI Cup” ) fino a raggiungere l’ambita  premiazione nel “Gran Finale Trofeo Pinocchio”, una gara nazionale che si è disputata ad ottobre a Montecatini Terme. La seconda storia è quella di Benedetto Andreoli, premiato fra gli atleti dell’anno, categoria senior. Benedetto è un runner di Acquappesa che da diversi anni miete successi in tutte le gare di mezzofondo. E’ stato premiato per aver conquistato il titolo di Campione Regionale di Cross ma la sua bacheca è piena di tanti trofei vinti sulle strade di tante città italiane. Da anni, sistematicamente, si classifica nei primi posti di categoria nei Campionati Italiani master di mezza maratona (lo ricordiamo quarto nel 2010 ad Agropoli e terzo assoluto nel 2011 a S. Benedetto del Tronto). Difende i colori della “Cosenza K42”, la società di running sponsorizzata dalla Ditta “Caffè Aiello” che, anche grazie al suo apporto, nel 2011 ha conquistato il settimo posto assoluto nel “Grand Prix Nazionale” di mezzofondo. Due storie diverse, di due atleti diversi, due storie che hanno però una matrice comune nella passione per lo sport.

Roberto Stecca

Domenica, 31 Luglio 2011 10:56

NON SOLO TRE MIGLIA

Cosenza K42 & Non Solo Gol organizzano sabato 13 agosto ad Amantea (CS) la prima edizione della gara "Non Solo 3 Miglia" di 5 Km.

 

GRADUATORIE 9° MEMORIAL MISASI - 25 giugno 2011

SENIORES

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

MONTI FRANNCESCO

VIOLETTA CLUB LAMEZIA

16'52"1

AMATORI

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

AUDIA PAOLO

COSENZA K42

17'03"6

2

SCARFONE BALDUINO

TEAM BASILE CETRARO

17'34"4

3

LIJOI STEFANO

ATL. CRISAL SOVERATO

18'19"1

 

MASTER 35

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

LEONE MAURIZIO

COSENZA K42

15'34"8

2

ESPOSITO AGOSTINO

COSENZA K42

16'58"2

3

CARVELLI ANTONIO

LIKINOS KROTON

17'39"3

MASTER 40

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

MIGLIORINO ROCCO

ATL. CRISAL SOVERATO

16'45"7

2

PROVENZANO EDMONDO

COSENZA K42

18'30"6

3

SIDOLI MASSIMO

TEAM BASILE CETRARO

19'16"8

 

MASTER 45

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

CIMINO FRANCESCO

VIGILI DEL FUOCO CATANZARO

17'15"1

2

RAGUSA MASSIMO

LIBERTAS LAMEZIA

17'47"2

3

MAZZOTTA MASSIMO

COSENZA K42

17'48"8

 

MASTER 50

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

AFFUSO ROCCO

AMICI STRADA DEL TESORO BARI

18'21"7

2

CANNELLA VINCENZO

HOBBY MARATHON CATANZARO

19'00"9

3

PASTURA CARMELO

COSENZA K42

20'12"2

 

MASTER 55

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

DE MARCO AMEDEO

HOBBY MARATHON CATANZARO

17'34"9

2

CHILA’ DOMENICO

ATL. CRISAL SOVERATO

18'36"9

3

TASSELLI FRANCO

MARATHON COSENZA

20'07"9

 

MASTER 60

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

ANDREOLI BENEDETTO

COSENZA K42

18'42"1

2

GALLO RAFFAELE

ATL. CRISAL SOVERATO

21'31"9

3

TAFURI FRANCESCO

LIBERTAS LAMEZIA

22'01"6

 

MASTER 65

 

N.

ATLETA

SOCIETA’

Tempo

1

CRISCUOLO SALVATORE

ATL. CRISAL SOVERATO

25'30"6

Giovedì, 04 Giugno 2015 20:49

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Diritti dell’interessato

L’interessato potrà far valere in ogni momento, rivolgendosi al titolare del trattamento tramite l’invio di una mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,i diritti di cui all’art. 7 del D.Lgs. 30 giugno 2003 n. 196, che di seguito si riporta testualmente.

Art. 7 D. Lgs. 196/2003

1. L’interessato ha diritto di ottenere la conferma dell’esistenza o meno di dati personali che lo riguardano, anche se non ancora registrati, e la loro comunicazione in forma intelligibile.

2. L’interessato ha diritto di ottenere l’indicazione:

  1. dell’origine dei dati personali;
  2. delle finalità e modalità del trattamento;
  3. della logica applicata in caso di trattamento effettuato con l’ausilio di strumenti elettronici;
  4. degli estremi identificativi del titolare, dei responsabili e del rappresentante designato ai sensi dell’articolo 5, comma 2;
  5. dei soggetti o delle categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di rappresentante designato nel territorio dello Stato, di responsabili o incaricati.

3. L’interessato ha diritto di ottenere:

  1. l’aggiornamento, la rettificazione ovvero, quando vi ha interesse, l’integrazione dei dati;
  2. la cancellazione, la trasformazione in forma anonima o il blocco dei dati trattati in violazione di legge, compresi quelli di cui non è necessaria la conservazione in relazione agli scopi per i quali i dati sono stati raccolti o successivamente trattati;
  3. l’attestazione che le operazioni di cui alle lettere a) e b) sono state portate a conoscenza, anche per quanto riguarda il loro contenuto, di coloro ai quali i dati sono stati comunicati o diffusi, eccettuato il caso in cui tale adempimento si rivela impossibile o comporta un impiego di mezzi manifestamente sproporzionato rispetto al diritto tutelato.

4. L’interessato ha diritto di opporsi, in tutto o in parte: 

  1. per motivi legittimi al trattamento dei dati personali che lo riguardano, ancorché pertinenti allo scopo della raccolta;
  2. al trattamento di dati personali che lo riguardano a fini di invio di materiale pubblicitario o di vendita diretta o per il compimento di ricerche di mercato o di comunicazione commerciale.