Redazione

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Lunedì, 06 Luglio 2020 17:10

RAGUSA E ARCO I VIRTUAL RUN PIU’ VELOCI

Dopo il lungo periodo di lockdown, causa pandemia, per il podismo nostrano si comincia ad intravedere la luce in fondo al tunnel. Esclusi gli atleti di interesse nazionale, che hanno da qualche settimana ripreso le sedute di allenamento, la situazione per maratoneti, mezzofondisti e runners della domenica, resta ancora confusa. In attesa che i protocolli di profilassi emanati dalla Federazione si snelliscano, nel mondo della corsa su strada ha nel frattempo preso piede la competizione senza assembramento, una sorta di confronto virtuale tra atleti che si misurano su un chilometraggio prestabilito, scegliendo un percorso nei pressi della propria residenza, e comunicando agli organizzatori il tempo effettivo impiegato a coprire la distanza. Durante l’ultimo weekend anche i tesserati K42 si sono misurati nell’evento VirtualKappa, crono gara sui 10km riservata alle categorie Master. La migliore prestazione femminile è stata registrata a Reggio Calabria, grazie alla performance sotto la pioggia effettuata da Katia Arco (44’41’’ il crono finale). Tra gli uomini si è imposto Massimo Ragusa, che ad Amantea ha concluso i dieci chilometri in 35’28’’.

Il Centro Studi & Ricerche della Federazione Italiana di Atletica Leggera, ha pubblicato sulla propria rivista scientifica “Atletica Studi” (numero 1/2020 di giugno), il lavoro di ricerca sul fenomeno del drop-out giovanile elaborato dal D.T. di K42 Maurizio Leone. L’indagine è stata condotta in collaborazione con la Prof.ssa Maria Francesca Piacentini del Dipartimento di Scienze Motorie Umane e della Salute presso l’Università degli Studi di Roma "Foro Italico" e con l’Ing. Alessandro Vitale Responsabile Tecnico del Laboratorio di Ingegneria dei Trasporti dell’Unical. Il tema affronta l’abbandono dei giovani dalla pratica del mezzofondo, analizzando cause e fattori che influiscono nella rinuncia a proseguire un percorso di crescita di tanti promettenti endurance boys. Tra le 12 pagine dedicate da Atletica Studi al report sul drop-out, emergono diversi elementi condizionanti in ambito metodologico e relazionale, che agiscono nel congedo dall’agonismo di tanti talentuosi mezzofondisti, non più in grado di confermare prestazioni cronometriche di qualità con il passaggio dalle categorie giovanili a quelle assolute. Un importante lavoro di ricerca che apre per l’ex azzurro e campione italiano di cross, un percorso esplorativo attraverso il quale divulgare e formare nuova “cultura” pro-atletica, incentrata su metodi scientifici.

11AS10

Sabato, 06 Giugno 2020 15:50

L’ABBANDONO PRECOCE NEL MEZZOFONDO

Si è dibattuto sul tema dell’abbandono giovanile nella specialità mezzofondo, durante il webinar online organizzato sabato 30 maggio u.s. da Fidal Umbria con relatore l'FTR calabrese Maurizio Leone. Le slide del seminario sono disponibili su: http://www.fidal.it/content/Formazione-Settore-Tecnico/71185

Domenica, 24 Maggio 2020 22:16

K42 RIACCENDE I MOTORI

Partita la Fase 2, a seguito delle disposizioni emanante dalle autorità Governative e Sanitarie in merito all’emergenza Coronavirus, l’Asd Cosenza K42 prova gradatamente a riavviare i motori. Grazie all’ospitalità della Polisportiva Giovanni Salerno di contrada Cancello Magdalone a Rende, considerata la temporanea chiusura del Campo Scuola di Cosenza, le categorie Ragazzi, Cadetti e Allievi hanno ripreso gli allenamenti divisi per gruppi, in giorni e fasce orarie alternate. Al momento le categorie Esordienti vengono gestite tramite sedute online, attraverso delle piattaforme web. Sgambate libere invece, rispettando le misure per il contenimento della diffusione del Covid-19, per gli atleti Juniores, Promesse e Senior, ritrovatisi nei consueti luoghi d’allenamento e coordinati dal D.T. Leone. Indossate le t-shirt tecniche, riallacciati gli scarpini da running, uno sguardo al cronometro e via a sbuffare tra andature e lavori organici, in attesa che la Federazione definisca un protocollo con le linee guida per l’auspicata ripresa della stagione agonistica 2020.

Pianolago cinquina
Gli atleti Assoluti in allenamento

Cancello Magdalone 1
Gli atleti categoria Ragazzi Simone Siciliano e Luigi Conforti 

Cancello Magdalone 2
Dirigenti, medici e tecnici di K42 verificano sul campo il piano anti-covid 

Domenica, 10 Maggio 2020 22:21

LE LOCOMOTIVE DELLA PERSEVERANZA

A volte per coincidenze o per proiezioni dell’inconscio, ad alcuni esseri umani la sola condizione dell’esistenza data dalla natura non gli basta e la vita scelgono di ‘viverla’ pienamente. In Cecoslovacchia prima dell’occupazione nazista, all’adolescente Emil Zátopek, figlio di un calzolaio, fu chiesto di partecipare ad una gara di corsa aziendale organizzata dal capo della fabbrica dove lavorava. Il giovane Zátopek non aveva però una gran voglia e si giustificò accusando dolori ad un ginocchio, ma lo zelante capo, grande appassionato di atletica, dopo un consulto medico lo obbligò a correre, cambiandogli il destino. Da allora iniziò ad allenarsi in ogni ritaglio di tempo, dopo il lavoro, la mattina presto o la notte, fino a che la corsa non divenne la sua nuova professione. Agli Europei del 1946 ad Oslo, prima manifestazione sportiva internazionale dopo la guerra, Zátopek ottenne un quinto posto nei 5000 metri e nello stesso anno vinse i 10.000 nei giochi interalleati di Berlino. Da allora un successo dietro l’altro sino all’exploit alle Olimpiadi di Helsinki del ‘52, dove conquistò l’oro nei 5000, 10.000 e nella maratona. Tripletta mai più compiuta da nessun altro atleta durante una medesima edizione dei giochi olimpici, impresa che gli valse per sempre il soprannome di locomotiva umana. Nel 1964 nello stato dell’Oregon, un esile tredicenne scartato dal football americano, compatì dei ragazzi della locale squadra d’atletica girare ostinati intorno al campo da football dove si allenava: “Solo dei pazzi potrebbero spendere tre ore della giornata a correre” pensò. Fu durante le ore di educazione fisica di uno stage istituito dall’high school, dedicato alle matricole per abbinare l’indirizzo sportivo giusto ad ogni studente, che Steve Prefontaine trovò la via su cui incanalare determinazione, convinzione e voglia di emergere. Così come Gilles Villeneuve divenne un mito della Formula Uno senza mai vincere un mondiale, Steve Prefontaine per il modo di correre, sempre all’attacco e mai sparagnino, è considerato ancora oggi una leggenda dell’atletica. Il primo gennaio del 1977 a Siderno Marina (RC) una gara di paese battezzò Francesco Panetta, svelandone caparbia e testardaggine tale da proiettarlo nel 1987 in vetta ai Mondiali di Roma, divenendo un’icona del mezzofondo italiano. Negli anni novanta il centrale difensivo del Castrolibero Maurizio Leone, ripose nella cassapanca dei ricordi gli scarpini da calcio per affrontare col ghigno da duro, fango, freddo e fatica in giro per mezzo mondo. Gli esempi nell’ambito della corsa prolungata a mo’ di sprono, per una rapida ripresa dopo l’emergenza sanitaria, non mancano di certo. L’auspicio di allungarne l’elenco, si fonda sull’incrollabile ostinazione di un'avanguardia di missionari dell'atletica del terzo millennio.

Sabato, 02 Maggio 2020 13:34

ANDREA PRANNO STORIA DI UN PREDESTINATO

Un destino indotto per conduzione familiare. Se fosse possibile tratteggiarne l’effigie con una sequenza filmata, presumibilmente il primo fotogramma aprirebbe l’immagine di una sagoma indefinita in controluce di un bimbo infilato dentro un paio di calzoni corti aggrappato alla mano del papà, grande due volte la sua. L’intento di supplire al sotto dosaggio motorio somministrato dalla didattica dell’Elementari Giovanni Falcone di viale parco a Cosenza, spinge papà Paolo a coinvolgere all’età di sette-otto anni il suo biondissimo secondogenito nella propria passione per la corsa. Una pratica, quella di partecipare alle gare podistiche baby locali, fatta più che altro per gioco e che non entusiasmava poi più di tanto il piccolo Andrea Pranno. Inizia così, in giro per i paesini dell’hinterland cosentino, il cammino verso l’agonismo sportivo di una delle massime espressioni del mezzofondo prodotte dall’atletica leggera calabrese. A quel bivio post adolescenziale sulla strada da imboccare per il futuro, che la vita puntualmente presenta a tutti, Andrea ci arriva già plasmato. Terminati gli studi dell’obbligo, non un dubbio, nessuna perplessità. Anche lo sbocco professionale ne è impregnato: lauree in scienze motorie, fisioterapia e management dello sport. La scintilla vera e propria scocca con le campestri scolastiche nel 2006 a Villapiana Lido (CS). Arriva 9°. Corre bene. Lo notano. Sofferenza, affanni e il sudore acido negli occhi secernano un gusto che calza con il suo carattere. La Marathon Cosenza la sua prima società, con la quale affronta la prima trasferta nazionale a Villa Lagarina, vicino Trento, partecipando ai campionati italiani allievi di cross. Da Junior prima esperienza fuori casa: si trasferisce al GS Orecchiella Garfagnana di Castelnuovo (LU). Nel 2009 rincasa a Cosenza, ma il contesto tecnico non gli aggrada e cambia aria. E cambia pure marcia col nuovo coach Maurizio Leone, che diventerà il suo mentore e durante i tre anni di categoria promesse svolti in Sardegna, all’Atletica Civitas Olbia, muta dimensione. Nel 2012 è vicecampione italiano under23 sui 5000 metri e anche sui dieci km su strada. A dicembre dello stesso anno è convocato in nazionale ai Campionati Europei di Cross di Budapest. L’anno dopo ritorna in Toscana, sponda GP Parco Alpi Apuane del presidentissimo Graziano Poli, e a fine luglio all'Arena Civica di Milano sfiora il podio sui 5000 metri ai Campionati Italiani Assoluti. Ad aprile 2014 si aggrega negli Stati Uniti, in New Mexico, con la nazionale italiana di La Rosa e Meucci. Nel 2016 è l’atleta di punta ai Campionati Mondiali Universitari di Cross a Cassino (FR). A marzo viene convocato dalla Fidal nazionale al raduno mezzofondo di Monza. Tra i suoi migliori crono vanta 8’14’’ sui 3000 metri, 14’05’’ sui 5000 metri, 29’45’’ sui 10000 metri e 1h06’33’’ sulla mezza maratona. Dopo 5 anni trascorsi tra le fila dei biancoverdi Lucchesi, nel 2018 rientra in Calabria e sposa un nuovo e ambizioso progetto targato K42, diventandone bandiera e simbolo.

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Andrea Pranno sul podio ai tempi del GP Parco Alpi Apuane

Martedì, 03 Marzo 2020 07:48

SARA SALERNO LEADER AL CROSS DI ALARICO

Continua il suo viaggio itinerante in Calabria il circus delle corse campestri proposte dal calendario regionale Fidal, approdato domenica 1 marzo lungo le rive del fiume Busento a Vadue di Carolei (CS), per dare vita ai campionati giovanili di cross. All’interno della tenuta agricola della Fattoria Didattica Arca di Noè, i giovanissimi atleti delle categorie Esordienti, Ragazzi e Cadetti si sono sfidati sulle diverse distanze per conquistare i titoli di società in palio. Nonostante l’emergenza epidemiologica che ha limitato il numero dei partecipanti, il 5° Cross di Alarico ha espresso i reali valori delle squadre in competizione con spunti tecnici interessanti utili per la selezione della rappresentativa. Tra le Cadette Sara Salerno, al primo anno di categoria, si conferma leader di specialità. La figlia d’arte nata nel 2006, sia mamma che papà con trascorsi nell’atletica, è riuscita per la quarta volta consecutiva in stagione a sbarazzarsi con disinvoltura della concorrenza, chiudendo i 2km previsti in solitaria. Nella stessa categoria, quinto posto in classifica per Sofia Filice. Out invece Darya Gorban. In gara maschile, sulla distanza dei 3km, altra conferma in casa K42 con la coppia Paolo Caratozzolo e Niccolò Termini, primo e secondo allo sprint finale. In categoria Ragazzi (1,5km) Simone Siciliano e Luigi Conforti si fanno soffiare la vittoria all’ultimo metro, ‘infilati’ all’interno dal bravo Giuseppe Pio Ferro dell’Atletica Gioia Tauro. Ottavo posto per Samuele De Napoli. Tra le Ragazze, secondo posto per Sara De Vico. Negli Esordienti 8 (nati 2011-12) Michelangelo Iantorno e Alessandro Siciliano concludono i 500 metri del percorso rispettivamente al 4° e 5° posto. Primo posto per Maria Letizia Iantorno in categoria Eso5 femminile. A conclusione della manifestazione la Cosenza K42 conquista i titoli di società Ragazzi maschile ed Esordienti 5 femminile.

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Samuele De Napoli in gara categoria Ragazzi

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La partenza degli Esordienti 8

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Coach Max Grandinetti con alcuni atleti K42         

Martedì, 25 Febbraio 2020 09:43

A K42 ANCHE IL TITOLO MASTER DI CROSS

Dopo la conquista del titolo Regionale Assoluti di corsa campestre, la Cosenza K42 porta a casa anche quello Master. Domenica 23 febbraio a Lamezia Terme, presso le cantine Statti, si sono svolti i campionati di società calabresi over 35 di cross. Una competizione avvincente che ha tenuto con il fiato sospeso sino all’ultimo finisher i team iscritti in gara. Difatti le prime posizioni della classifica finale a squadre maschile, si differenziano di pochi punti: 1124 Cosenza K42; 1115 Libertas Atletica Lamezia; 1103 Hobby Marathon Catanzaro; 1039 Run For Catanzaro, segno di un movimento in piena salute. Nonostante qualche défaillance partecipativa dell’ultimo minuto tra i ranghi gialloneri, i runners bruzi hanno lottato metro su metro per scalare posizioni nell’ordine d’arrivo delle rispettive categorie d’appartenenza. Statuari tra gli SM50 Francesco Turano e Fabio Mucciola, oro e bronzo rispettivamente in 20’42’’ e 22’13’’ sulla distanza dei 6 km. Fondamentali il terzo e quarto posto di Alberto Caratozzolo (20’21’’) ed Edo Sanchez (20’26’’) tra gli SM35. Basilare il secondo posto di Agostino Esposito (21’48’’) tra gli SM45. Nella stessa categoria utilissimo il 7° posto di Mariano Gaudiello. Tra gli SM55 il bronzo di Antonio Posa vale un oro. Pesante il 9° posto di Giovanni Curia. In SM40 il 6° posto di Emilio Termini porta 95 punti. Ottimi l’8° posto di Giuseppe Focà, il 10° di Piero Conforti, il 13° di Massimino Cozza, il 14° di Massimo Palermo, il 21° di Alessandro Vitale (al suo primo cross) ed il 22° di Denis Bruno. Tra gli SM60 ritorno positivo all’agonismo dopo quattro anni di Luigi Cerzoso. Pietra miliare per il successo di squadra il primo posto SM65 di Amedeo De Marco. Funzionali alla tattica delle posizioni il 4° e 7° posto di Angelo Sorcale e Lido Tundis. Senza problemi di sorta il primo posto SM70 di Benedetto Andreoli. Tra le donne il primo posto SF55 di Spyridoula Souma, insieme al 4° SF40 di Maria Rosaria Caldarola ed al 3° SF45 di Francesca Familiari, valgono un inatteso secondo posto a squadre femminile. Alla settima edizione della Napoli Half Marathon, che ha fatto registrare il nuovo record della manifestazione in 1h00’04 del keniano Henry Rono, tra i 4768 atleti arrivati al traguardo spicca per i podisti di K42 partiti da viale Kennedy, il nuovo personal best di Nuccia Fondacaro in 1h45’23 che ha letteralmente polverizzato il precedente 1h49’17, realizzato lo scorso anno ad Agropoli. Affina di qualche secondo il suo miglior tempo sulla distanza anche Stefania De Napoli (1h45’44). Pregevole podio SF60 per Maria Gabriella Bartoletti, terza in 1h51’08. Buon test per Stefano Bruno (1h29’35), Damiano Spina (1h29’36), Francesco Rinaldi (2h04’25) e Pasquale Marra (2h12’53). Rosetta Strancone in 2h22’25 realizza la migliore prestazione regionale di categoria.  

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Francesco Turano ha vinto la categoria SM50

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Ottimo bronzo SM50 di Fabio Mucciola

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Podio over 50

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Alberto Caratozzolo allo sprint per il terzo posto SM35

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Edo Sanchez

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Agostino Esposito secondo SM45

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Mariano Gaudiello

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Amedeo De Marco primo SM65

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Luigi Cerzoso, Benedetto Andreoli e Angelo Sorcale

Trio F K42
Maria Rosaria Caldarola, Spyridoula Souma e Francesca Familiari

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Nuovo personal best sui 21km per Nuccia Fondacaro

Lunedì, 24 Febbraio 2020 00:16

URSANO GUIDA LA NOUVELLE VAGUE DI K42

Da Misano Adriatico a Lamezia Terme, in una domenica da incorniciare, la Cosenza K42 continua la sua crescita sospinta da un vento di giovinezza che soffia spedito e non conosce confini geografici, ad iniziare dalla 9ª edizione del Gran Premio città di Misano, gara podistica di 10km svoltasi all’interno dell’autodromo Misano Word Circuit “Marco Simoncelli”, dove Luca Ursano, classe 1999, sfodera la sua miglior performance di sempre sulla distanza, ottenendo con 31’13” il suo nuovo personal best, con un 14esimo posto assoluto, nono tra gli italiani. La kermesse romagnola inserita all’interno della manifestazione Open Games 2020, con poco più di 1000 corridori ai nastri di partenza, è stata appannaggio dell’esperto ucraino Vasyl Matviychuk, vincitore in volata con 29’24” davanti al marocchino Yassine Kabbouri, secondo in 29’26”, ed il burundiano Onesphore Nikwinkunda, terzo in 29’37”. Un po’ più a sud, nel centro della Calabria, a Lamezia Terme, in occasione della terza tappa del Calabria Cross 2020, disputatasi per il secondo anno consecutivo all’interno del suggestivo uliveto dell’azienda Statti, Sara Salerno, cadetta giallonera classe 2006, con la terza vittoria in altrettante prove, conferma la sua supremazia tra le pari età, imponendosi sulla distanza dei 1500m in 5’24”, davanti alla coetanea Francesca Paone (5’35”), e a Rossella Mondilla (5’52”), entrambe tesserate con la Fiamma Catanzaro. Stesso destino per la new entry Simone Siciliano che trionfa sui 1000m ragazzi in 3’06”, davanti al compagno di squadra Luigi Conforti (3’08”), e a Giuseppe Pio Ferro dell’Atletica Gioia Tauro, terzo in 3’09”. Sesto posto per Moses Dell’Accio e dodicesimo per Michele Greco. Nella prova cadetti sui 2000m, Niccolò Termini si classifica secondo in 7’03”, dietro a Mattia Saccà tesserato Atletica Gioia Tauro (7’01”), ma davanti al compagno di squadra Paolo Caratozzolo, terzo in 7’09”. Nei 1000m riservati alle ragazze, Sara De Vico è quarta in 3’58”, preceduta dalla vincitrice Elisa Ferrari (Atletica Gioia Tauro) 3’33”, da Letizia De Franco (Asd Icaro RC) seconda in 3’37” e da Eleonora Castello (Atletica Olympus), terza in 3’51”.

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Luca Ursano sul podio per la premiazione

AAA Sara Salerxo a LaxeziaSara Salerno prima a Lamezia

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Simone Siciliano trionfa sui 1000 metri Ragazzi

Domenica, 23 Febbraio 2020 22:12

LA NUOVA PREVENZIONE IN AMBITO GIOVANILE

Nell’ottica di proporre un’offerta sportiva giovanile sempre più mirata a soddisfare in modo qualificato le esigenze delle new generation ‘incuriosite’ dall’atletica leggera, la Cosenza K42 ha organizzato un seminario sul tema: Il Giovane Sportivo, l’approccio preventivo in ambito riabilitativo e nutrizionale. Ne hanno discusso sabato 22 febbraio nei locali della sede di via degli stadi, il dr Giuseppe Canonaco (Fisiatra e Medico dello Sport), il dr Ferdinando Ritrovato (Fisioterapista) e la dr.ssa Cristina Procopio (Biologa e Nutrizionista). A moderare i qualificati interventi dei relatori, la giornalista Rossella Costabile. La constatazione di una più stretta internessione tra sport e società, insieme ad una discreta crescita del numero dei praticanti sul nostro territorio, ha portato a riscoprire sotto una luce più adeguata il tema della profilassi. I vecchi concetti del riacquisto della funzionalità attraverso l’utilizzo di presidi ortopedici, sono stati superati da metodologie tese a restituire piena efficienze a parti del corpo sollecitate dalla pratica sportiva, partendo dallo stato psicologico del paziente e dalle cause che le hanno generate. Il dibattito finale che ne è seguito, ha lanciato l’auspicio di esportare queste interessanti e formative iniziative nelle sedi istituzionali, per renderle in maggior misura fruibili ad un’utenza sempre più ampia.

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Il saluto agli ospiti del Direttore Tecnico Maurizio Leone

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La giornalista Rossella Costabile

AAA il Fisioterapista
L’intervento del Fisioterapista Ferdinando Ritrovato

AAA la Xxtrizioxista
L’intervento della Nutrizionista Cristina Procopio

AAA gli oxaggi
I ringraziamenti

AAA staff Xedixo
Lo staff medico che ha assistito in attività l’ex azzurro Maurizio Leone